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villaggio sepolto da una frana

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Care svizzere e cari svizzeri all’estero,

Il villaggio di Blatten, in Vallese, verrà ricostruito. La decisione è stata presa a sole due settimane dalla catastrofe. La stampa svizzera si chiede: è coraggio o un’illusione?

A Ginevra, una decisione riguardante la scuola suscita malumori nella vicina Francia. E la nazionale femminile di calcio della Svizzera perde, con il forfait di Ramona Bachmann, non solo una giocatrice, ma anche un modello, proprio prima dell’Europeo in casa.

Buona lettura!

due persone guardano la frana che ha sepolto un villaggio alpino
Nel 2029 la popolazione di Blatten dovrebbe poter tornare nel suo villaggio. Keystone / Michael Buholzer

Solo due settimane dopo la catastrofe senza precedenti nella Lötschental, in Vallese, il sindaco di Blatten ha presentato ieri il piano di ricostruzione del villaggio distrutto dalla frana. Ci saranno una piazza, una chiesa e nuove prospettive.

Sedici giorni fa, il villaggio svizzero è stato quasi completamente sepolto da una valanga di ghiaccio e rocce. Ieri sera, durante un’assemblea comunale, è stato presentato un piano ambizioso: fra cinque anni Blatten dovrebbe essere di nuovo abitabile. “Si può superare in soli cinque anni una catastrofe che avviene una volta ogni mille anni?”, si chiede oggi la Neue Zürcher Zeitung.

Il sindaco di Blatten è convinto che sia possibile. La tabella di marcia prevede le prime costruzioni temporanee nel 2027. Entro il 2028 dovrebbe iniziare la costruzione del nuovo centro con edifici multifunzionali, una chiesa, negozi e hotel. Nel 2029 è previsto il ritorno della popolazione nel centro del paese.

Cittadini e cittadine hanno reagito positivamente. La Confederazione sostiene la ricostruzione con cinque milioni di franchi di aiuti immediati, approvati senza opposizione in Parlamento.

Tuttavia, permangono dei dubbi: esperti ed esperte avvertono che il terreno sopra il villaggio sepolto non sarà stabile per anni, finché il ghiaccio non si sarà sciolto. Inoltre, la montagna sopra Blatten continua a franare, riporta la NZZ. Geologi e geologhe avvertono che la situazione potrebbe restare pericolosa per anni.

plico di documenti
Con la nuova legge, la lotta contro il riciclaggio di denaro dovrebbe essere più efficace. Keystone / Christian Beutler

In futuro, le aziende svizzere dovranno dichiarare chi le possiede. A tal fine sarà creato un registro nazionale per la trasparenza. Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha approvato la proposta.

Secondo il Consiglio federale, circa 500’000 società per azioni, società a garanzia limitata, cooperative, fondazioni e alcune associazioni dovranno indicare i loro “reali” proprietari nel nuovo registro, riferisce la NZZ.

Il registro, non pubblico, aiuterà le autorità a identificare più rapidamente i veri titolari delle aziende. L’obiettivo è combattere il riciclaggio di denaro in modo più efficace.

Tuttavia, le Camere federali hanno attenuato la proposta: fondazioni, associazioni e fiduciarie saranno esentate. Il Consiglio nazionale ha approvato giovedì la proposta con 117 voti favorevoli e 63 contrari.

La questione torna al Consiglio degli Stati per risolvere le ultime divergenze tra le due camere.

allieve e allievi in classe
A causa della carenza di posti nelle scuole e della pressione demografica, Ginevra non vuole più accogliere allieve e allievi frontalieri (immagine simbolica). Keystone / Christian Beutler

La decisione del Consiglio di Stato ginevrino di non accettare più studenti e studentesse provenienti dall’estero e dal Canton Vaud ha suscitato malumori in Francia, in particolare tra i cittadini e le cittadine svizzere che vivono oltre confine.

Ieri, la mia collega Emilie Ridard ha riferito della decisione del Governo ginevrino di porre fine, dal 2026, alla deroga che permette ad allieve e allievi frontalieri di completare la scuola dell’obbligo a Ginevra.

Christian Dupessey, sindaco di Annemasse, una cittadina francese di frontiera di circa 40’000 abitanti, ha definito la misura “brutale”, ha riferito la Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS. La decisione sarebbe stata presa “senza consultazione” e avrebbe “gravi conseguenze per le famiglie e le autorità francesi”, secondo Dupessey.

Con questa misura si vogliono risparmiare 27 milioni di franchi. Tuttavia, secondo RTS, l’85% degli studenti frontalieri hanno la cittadinanza elvetica. Molti svizzeri e svizzere si sono trasferiti oltre confine per la carenza di alloggi a Ginevra. Nel telegiornale serale della RTS, una madre svizzera all’estero si chiede se dovrà tornare a Ginevra, pur non potendoselo permettere.

due calciatrici sul terreno da gioco
Choc per la svizzera Ramona Bachmann: a causa di un infortunio salterà l’Europeo in casa. Keystone / Anthony Anex

Tra 18 giorni inizia l’Europeo di calcio femminile in Svizzera. Ma la nazionale rossocrociata dovrà fare a meno di una delle sue stelle: Ramona Bachmann ha subito la rottura del legamento crociato in allenamento.

È sempre doloroso per un’atleta rinunciare a un grande torneo, ancor più se si gioca in casa. Bachmann, infortunatasi mercoledì, salterà l’Europeo e con esso il culmine della sua carriera in nazionale, scrive il Blick.

La lucernese di 34 anni è stata un modello dentro e fuori dal campo. Dal debutto nel 2007 ha giocato 153 partite e segnato 60 gol, seconda solo ad Ana-Maria Crnogorčević. Bachmann ha partecipato a tutte le quattro fasi finali della nazionale.

Professionista in Svezia già a 16 anni, Bachmann ha ispirato un’intera generazione di calciatrici svizzere. Ora mancherà nel momento più importante del calcio femminile elvetico.

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